Il servizio di osservazione e informazione NOISE

La direttiva relativa alla valutazione e alla gestione del rumore ambientale (la direttiva sul rumore ambientale 2002/49 / CE) è il principale strumento dell’UE per identificare i livelli di inquinamento acustico e attivare le azioni necessarie a livello di Stati membri  e a livello dell’UE.

I dati presentati dai paesi membri del SEE sono aggiornati al 15/04/2017. Questo database contiene informazioni sul numero di persone esposte a bande di 5 decibel (dB) per due indicatori “Lden: 55-59, 60-64, 65-69, 70-74,> 75” e “Lnight.: 50-54 , 55-59, 60-64, 65-69,> 70 “. Il database comprende le fonti di rumore specificate nella END (strade principali, ferrovie principali, aeroporti principali e agglomerati urbani) e il numero corrispondente di persone esposte a ciascuna delle sorgenti di rumore all’interno delle aree urbane e al di fuori delle aree urbane. La percentuale di persone esposte è stata calcolata anche a fini comparativi. Gli obblighi di segnalazione sono stati stabiliti per iniziare a partire dal 2005 e il ciclo di segnalazione specificato nella END è di 5 anni, con i dati sull’esposizione presentati nel 2007 e successivamente nel 2012.

Il traffico stradale è risultata la principale fonte di rumore ambientale in Europa. La mappa predisposta dall’Agenzia europea mostra il numero di persone esposte ai livelli di rumore da traffico stradale al di sopra della soglia di 55dB Lden. È inoltre possibile visualizzare la mappa per l’esposizione al rumore da traffico stradale superiore alla soglia di 50 dB Lnight, individuata per il periodo notturno.

La seconda fonte di rumore ambientale è rappresentata dalle ferrovie, seguita dagli aeroporti e dalle attività produttive ai cui elevati livelli di rumore è esposto un numero di persone più basso rispetto ad altre sorgenti. Per quanto riguarda l’esposizione complessiva al rumore aeroportuale in Europa questa è inferiore rispetto ad altre fonti di trasporto, tuttavia il fastidio provato dalle persone è maggiore rispetto a qualsiasi altro.

Le mappe mostrano, per tutte queste fonti, l’esposizione durante il periodo diurno e quello notturno.

Vedi le mappe predisposte dall’Agenzia europea per l’ambiente